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MASSAGE DISC© ED IL "GUIZZO" VINCENTE! Di Giuseppe M.
Egr. direttore,
sono di nuovo Giuseppe. Mi scusi se la disturbo nuovamente, ma questa gliela devo raccontare.
Omissis...
Nella sua ultima lettera di risposta ad una mia precedente, nella parte finale ha scritto del "GUIZZO", apportato dal Massage Disc© alla musica riprodotta. Al che ho iniziato a pensare, perché qualcosa non mi "quadrava". Improvvisamente, dopo che mia moglie stava già cominciando a sentire l'odore di arrosto profuso dal mio cervello, ho esclamato: "Vuoi vedere che!". Inizio così ad ascoltare intensamente il mio sistema audio, terminato con le Kef Maidstone.
Da diverso tempo frequento due conoscenti Audiofili, che possiedono due sistemi audio diversi. Uno dei due mi piace e lo ritengo un'alternativa al mio, mentre l'altro ha il classico impianto assemblato dal negoziante, con finale da 350 Watt.
Già diversi mesi addietro mi sono recato da loro, pubblicizzando il suo Massage Disc©. Uno dei due, ha affermato che si tratta di un prodotto inutile, poiché per il rodaggio, basta semplicemente ascoltare la musica; inoltre, che il suo impianto è vecchio e perfettamente rodato. Inutilmente, gli ho fatto notare che il suo impianto è più giovane del mio e che il mio ne ha tratto un notevole giovamento dal Massage Disc©.
Il secondo audiofilo, ancora peggio. Ha affermato (senza nemmeno conoscerlo (poiché non mi sarei mai permesso di portare il M|D© da altri) che si tratta del classico prodotto "bufala" e che se fosse stato realmente valido, l'avrebbero già inventato gli Americani. Gli ho fatto notare che è un prodotto brevettato… ma sa cosa mi ha risposto: "Ormai brevettano di tutto!". Sono rimasto male, non per Lei, ma per l'ignoranza di costui!
Ci pensavo già da diverso tempo, ma dopo il mio ultimo incontro con costoro, ho deciso di non frequentarli più: mi piace discutere con gli Audiofili di hi-fi in modo costruttivo, non certo così. Per questo motivo, non indico di quali componenti sono composti i loro due sistemi hi-fi.
Ad ogni modo, recentemente ci siamo incontrati e messi ad ascoltare musica, attraverso i loro due sistemi, ovviamente in due occasioni differenti.
Come detto prima, uno dei due sistemi ha un buon suono, ma la penultima ed ultima volta, c'è stato qualcosa di "strano". Eppure l'audiofilo non ha cambiato niente, né modificato il set-up. La penultima volta, l'ho ascoltato prima di leggere la sua risposta; l'ultima, invece, ho cercato di fare attenzione a determinati particolari. Ho quindi, compreso, cos'è il "guizzo" a cui lei si riferiva nella lettera. Quel sistema hi-fi non suonava male, ma mentre il mio, senza rendermene perfettamente conto, ha incrementato notevolmente le sue prestazioni, l'altro sistema è rimasto uguale a prima, fatto reso ancor più evidente.
In sostanza, ha suonato come se fosse appesantito e lento, come se dovesse digerire qualcosa di pensante (non mi viene in mente altra similitudine). Lento, apatico e stanco: eppure era sempre il solito buon suono.
Perbacco, direttore, ritornando all'ascolto del mio sistema con i medesimi dischi, mi sono reso conto che possiede una velocità ed articolazione, così naturale da far sembrare il suono dell'impianto che a me è sempre piaciuto, un "carro armato privo di tubi di scappamento". Il "guizzo" introdotto dai massaggi, rende il mio sistema di una naturalezza e precisione
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sconcertanti, come se in effetti non esistessero i diffusori, l'amplificazione, il lettore digitale.
La stessa analisi l'ho compiuta nell'altro impianto, quello con l'amplificatore superpotente. In questo caso si è trattato di un impianto che non mi è mai piaciuto molto. Ebbene, anche questo è stato chiaramente in "ritardo", addirittura indigesto! Ho notato più facilmente che possiede una spazialità microscopica, che il mio sistema adesso possiede perché i tweeters sembrano estendersi meglio in gamma altissima. Inoltre, anche in questo caso, è più lento nella risposta ai transienti, con diverse imprecisioni in gamma bassa. Eppure è ben messo a punto e anche in questo caso, suona sempre come prima.
Ho, quindi, preso consapevolezza del fatto che sono io che percepisco più facilmente le differenze sonore, perché mi sono abituato al fantastico suono del mio sistema, grazie all'incremento delle sue prestazioni sonore. Secondo me, ascoltandolo per parecchio tempo, mi sono assuefatto alle caratteristiche super positive introdotte dal Massage Disc©, facendo mettere in evidenza la "normalità sonora" o i difetti degli impianti degli altri due conoscenti.
Direttore! Il Massage Disc© è fantastico! Mi ha consentito di migliorare il mio sistema, per di più sotto il mio "naso", senza spendere cifre folli per la sostituzione di qualche componente. Inoltre, una volta abituatomi al mio suono, mi sono reso conto (anche se successivamente alla sua lettera, ma avevo qualche sentore…), che posso andare da altri appassionati audiofili e scoprire che nel loro sistema manca il "GUIZZO VINCENTE"!
Grazie ancora una volta per quello che Lei ha fato e sta facendo per noi Audiofili. Mi curerò di farle un mare di pubblicità.
Cordiali saluti. Giuseppe M.
Risponde Francesco S. Piccione
Egr. sig. Giuseppe,
sono senza parole, ma anche contento che Lei sia riuscito a percepire le differenze che si "attivano" dopo i diversi cicli di "massaggi" effettuati col M|D©.
Sottolineo, l'esistenza di un luogo comune. Quando si parla di velocità di un sistema audio, non si riferisce al fatto che è veloce come se LP fosse letto a 34 giri! Né che si tratta di una caratteristica tipica, che influenza negativamente o positivamente (secondo i punti di vista), la qualità del suono del sistema audio. Si tratta, invece, di un puro incremento della prestazione. Il parametro tecnico, si chiamerebbe incremento della selettività, mentre dal punto di vista audiofilo, incremento del silenzio intertransiente.
Infatti, dal punto di vista della trasmissione del segnale audio, l'incremento della efficienza e velocità apportate dal M|D©, porta sempre alla riduzione della dissipazione e, perciò, anche ad un abbassamento della distorsione, se non al suo azzeramento.
Ciò incrementa la naturalezza del suono, mentre, il decremento della velocità, incrementa sempre la dissipazione e genera ulteriore distorsione.
Infatti, quando si ci abitua al suono naturale, quello "veloce" e ricco di armonici, non ci si rende immediatamente conto delle sue qualità, ma successivamente, notando i difetti tipici del suono riprodotto dai sistemi audio non sottoposti a questa AES©.
Complimenti e distinti saluti. Francesco Piccione
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